(da Ameglia Informa di marzo 2022)

2 marzo mercoledì delle Ceneri: inizio della Quaresima

Quest’anno il Papa ci invita alla preghiera, all’astinenza e al digiuno, come richiede la liturgia secondo l’età di ciascuno, come offerta a Dio, per invocare la PACE. A tutti è nota la situazione difficoltosa che si annuncia, se i responsabili politici del mondo non sapranno fermarsi e ricercare con buona volontà il “meglio” per tutte le nazioni.

Noi crediamo che il Figlio di Dio si è fatto come noi per portarci la pace, pace nei nostri cuori, pace con Dio, pace tra tutti noi; e poiché ci ha detto che sarà sempre con noi sino alla fine del mondo, per questo lo preghiamo di realizzare la sua missione di pacificatore e sostenerci nel nostro cammino di costruttori, con Lui.

Così anche la nostra parrocchia vivrà i momenti forti della quaresima come invocazione a Dio per la salvaguardia e la realizzazione della pace nel mondo: la messa domenicale, la recita del rosario quotidiano, la celebrazione della Via Crucis ogni venerdì, sia nella parrocchiale che nella chiesa Stella Maris di Cafaggio, saranno i momenti comunitari di preghiera e di invocazione per la pace.

So che molti, trovandosi in difficoltà a venire in chiesa per la preghiera, si aiutano con radio Maria o con i programmi delle varie emittenti cattoliche, pur non essendo la stessa cosa. Diviene utile quando la preghiera nel-le intenzioni la condividiamo con quella del Papa, della Chiesa, della Parrocchia.

Purtroppo, per motivi diversi, abbiamo perduto l’uso delle Quarantore e dopo Pasqua delle Rogazioni, se come parrocchia non le celebriamo più, sarebbe quanto mai importante viverle personalmente con momenti di preghiera davanti al tabernacolo, anche se il Santissimo Sacramento, il Corpo di Cristo, non è esposto solennemente.

Io ricordo persone, nelle varie parrocchie dove sono stato parroco, che non mancavano di fare la visita quotidiana a Gesù nel SS.mo Sacramento dell’altare.

Anche ad Ameglia, da ricerche fatte, ho trovato persone che passavano ore in chiesa, in silenzio, ad ascoltare la voce interiore di Gesù. Non dimentico quel- l’uomo già di una certa età, che passava i pomeriggi nel buio e nel silenzio della chiesa di S. Giovanni, alla mia domanda sulle preghiere che recitava, rispose: “Non c’è bisogno di parole, io sono con Lui e Lui è con me”.

Non solo: in questi giorni una guida spirituale raccomandava ai giovani di stare davanti al tabernacolo dieci minuti al giorno, subito sarà silenzio, il silenzio diventerà piacevole, presto si farà parola di Dio nel nostro cuore.

Quest’anno, la nostra Quaresima, diventi

PREGHIERA PER LA PACE!

Don Cesare Giani