Una delle sette spiagge al mondo secondo ANSA ART viaggi

(da Ameglia Informa di ottobre 2019)

Bocca di Magra, nel passato, non è stata solo la spiaggia più amata dagli scrittori (come ce lo ricorda anche l’articolo sul dr. Luigi Biso, che si completa in questo numero) ma anche dai pittori, come ce lo dimostra questo quadro (sopra) del 1958
di Carlo Carrà che ha fatto promuovere Bocca di Magra tra le sette spiagge del mondo che hanno ispirato i grandi pittori del passato, secondo la classifica stilata da ANSA ART viaggi. Così scrive Ida Bini nell’articolo: “Nel 1958 Carlo Carrà, pittore futurista e poi metafisico, dipinse “Spiaggia a Bocca di Magra”, luogo molto amato dall’artista. Bocca di Magra e i suoi immediati dintorni, in provincia della Spezia, sedussero pittori, scrittori, poeti e intellettuali dal dopoguerra alla fine degli Anni Settanta: la luce aperta e diffusa, la brezza mite del mare, lo sguardo che si perde sul Tirreno e sui monti verdi dell’entroterra, le barche che scivolano sul fiume con gli argini colmi di canne palustri fino al mare. Il borgo Bocca di Magra, tra il fiume e il Mar Ligure, è una distesa di abitazioni nascoste nel verde, odorose di fiori e profumi d’orti, dove dal tardo pomeriggio si godono bellissimi e pacifici tramonti. Ancora oggi le spiagge di Bocca di Magra, a tratti selvagge e meno mondane della Versilia o della riviera ligure richiamano gli amanti del mare e di quella particolare luce e atmosfera che solo gli animi più sensibili hanno
saputo cogliere”.

Renzo Barilli – Bocca di Magra 1958

Le altre magnifiche delle sei spiagge del mondo più amate dai pittori sono:

Cassis, un borgo di pescatori stretto tra il mare e le colline provenzali dei Calanques, ad appena 20 chilometri da Marsiglia che ispirò nel 1889 il pittore francese Paul Signac, che dipinse l’opera “Cap Lombard at Cassis”, esposta al museo d’arte moderna dell’Aia; –

Trouville, in Normandia, che ispirò Claude Monet nell’opera “La spiaggia a Trouville”, dipinta nel 1870; – la spiaggia catalana di Cadaqués, che ispirò Salvador Dalì nel dipinto “La persistenza della memoria”, esposta al MoMa (Museum of modern art) di New York ; –

Collioure, piccolo porto a ridosso dei Pirenei catalani, che ispirò tanti artisti ma, tra tutti spicca l’opera “Vue de Collioure avec l’eglise” che Henri Matisse realizzò nel 1905;

la costa del New Hampshire, nel New England, stato all’estremità nordorientale degli USA, ispirò nel 1909 il pittore impressionista Frank Weston Benson, che dipinse “Estate”; la regione oltre ad offrire scenari naturali meravigliosi e selvaggi, è anche un luogo ricco di storia e di cultura: è qui infatti che sbarcarono i padri pellegrini che avrebbero poi fondato i primi stati della federazione nordamericana; –

Scheveningen (vicino all’Aia), così come era nel 1881, ispirò il pittore olandese Hendrik Willem Mesdag che realizzò “Panorama Mesdag” (custodito nell’omonimo museo dell’Aia), il dipinto circolare più grande del mondo che, con una circonferenza di 120 metri crea nell’osservatore l’illusione di trovarsi su una duna di sabbia con vista sul mare, sulle spiagge e sul villaggio di Scheveningen.

Sandro Fascinelli

Clicca qui sotto