(da Ameglia Informa di settembre 2025)
Sara Alessandrini è un’infuencer molto conosciuta, specializzata in viaggi e cammini religiosi. In quest’intervista, che ci ha gentilmente rilasciato, ci guida alla scoperta della sua profonda passione svelandoci i segreti di luoghi sacri e anche di itinerari meno noti che meritano di essere esplorati. La “Catholic Travel Blogger” che sta ridefinendo il modo di esplorare la spiritualità attraverso viaggi, fede e una passione contagiosa ci guida alla scoperta di un mondo fatto di chiese, santuari e luoghi sacri, trasformando ogni viaggio in un autentico pellegrinaggio.
La sua fede genuina l’ha portata a condividere le sue esperienze online. Inviata della trasmissione televisiva “Di Buon Mattino” su TV2000, collabora con la CEI, il Dicastero per l’Evangelizzazione, scrive per la rivista di apologetica cattolica “Il Timone” e fa promozione nel settore del turismo religioso per gli Enti del Turismo e le diocesi.
Sara ci offre una prospettiva unica, unendo il fascino del viaggio con la ricchezza della tradizione cattolica, che nutre non solo la mente, ma anche l’anima.



INTERVISTA
D.: Qual è stato il momento della sua vita che ha segnato un punto di svolta, portandola ad avvicinarsi alla fede e a vedere la vita da una prospettiva diversa?
R.: Dopo la laurea ho lavorato diversi anni nel mondo della comunicazione e ho iniziato a studiare digital marketing, ero attratta dal mondo del web. Nel frattempo, la mia vita ha preso una piega inaspettata. Ho vissuto un lutto importante e sono cambiate tante cose. Oggi mi ritengo una persona semplice con un sogno nel cassetto: portare una testimonianza di fede attraverso il web!
D.: Quando ha capito che poteva unire la sua passione per i viaggi con la fede? C’è stato un viaggio in particolare?
R.: Ho visto che le persone incominciavano ad interessarsi ai miei contenuti. In tanti hanno iniziato a scrivermi per ricevere informazioni sui luoghi di pellegrinaggio o anche solo per chiedermi di pregare per loro. Ogni luogo che visito lascia in me qualcosa di particolare ma se dovessi sceglierne uno, senza dubbio, direi la Valle Santa Reatina (Rieti, Lazio) e i quattro santuari francescani sulla Via di San Francesco. Luoghi memorabili, di pace e silenzio perfetti per riscoprire il proprio rapporto con Dio.
D.: Quali sono gli elementi chiave che non possono mai mancare quando organizza un itinerario religioso?
R.: Il primo elemento è senza dubbio studiare il tragitto, dove sono i luoghi per recuperare le forze e i dintorni. È fondamentale capire in anticipo cosa aspettarsi poi c’è sempre l’elemento sorpresa, qualcosa che non avevi previsto, ma quello è il bello del viaggio. Solitamente, per i miei viaggi, scelgo l’ac-coglienza religiosa perché mi aiuta ad entrare da subito nello spirito giusto e ogni viaggio si trasforma anche in un piccolo ritiro spirituale.
D.: In Liguria ha fatto tappa alla Basilica di Santa Maria Assunta a Sarzana. Ha in programma altri itinerari nella provincia della Spezia?
R.: Sì, lo scorso anno ho percorso la Via Francigena partendo da Pontremoli, ho attraversato il territorio toscano e ho raggiunto Aulla. Da Aulla ho camminato fino a Sarzana dove ho sostato per la notte. Sarzana è l’unica tappa del cammino in Liguria ed è d’obbligo una visita alla cattedrale, una delle più belle e importanti lungo la Via Francigena, che custodisce una reliquia del Sangue di Cristo, raccolto durante la Crocifissione, la reliquia del braccio e della mano di Sant’Andrea apostolo e la più antica Croce dipinta in Italia, opera di Mastro Guglielmo. Mi piacerebbe visitare, nella provincia della Spezia, il santuario di Nostra Signora delle Grazie a Le Grazie (Portovenere) e i luoghi sacri che fanno parte della “Via dei Santuari” delle Cinque Terre, tra cui il santuario di N. S. di Soviore a Monterosso al Mare.
D.: Potrebbe suggerire una meta poco conosciuta che considera un “gioiello nascosto” nella liguria?
R.: Ho sentito parlare del convento dei Domenicani a Taggia, Imperia, un sito artistico di grande rilevanza del XV secolo. Al suo interno è custodita un’opera del Parmigianino, “L’Adorazione dei Magi”, che lo rende un vero gioiello per gli amanti dell’arte e della spiritualità.
D.: Il 7 settembre ci sarà la canonizzazione di Carlo Acutis, sarà presente a questo evento? Ha già organizzato degli itinerari speciali legati alla figura di questo Santo?
R.: Purtroppo non sarò presente per la canonizzazione di Carlo Acutis, in quei giorni sarò sul Cammino di San Colombano, per un progetto in collaborazione con la diocesi di Piacenza-Bobbio. Camminerò lungo l’itinerario che ripercorre i luoghi del monaco irlandese e fa tappa finale proprio a Bobbio. Sono stata più volte ad Assisi, nella chiesa di Santa Maria Maggiore, santuario della Spogliazione, in cui è custodito il corpo di Carlo. Mi ricordo diversi anni fa, quando ancora nessuno ne parlava, durante un pellegrinaggio ad Assisi con un gruppo di amici, un frate ci invitò a visitare il santuario della Spogliazione di San Francesco.
All’ingresso della chiesa, sul lato destro c’era il luogo di sepoltura di Carlo. Il frate ci raccontò la sua storia e ci disse: questo ragazzo diventerà un grande santo, vedrete! E così è stato!
D.: Quali sono i suoi progetti futuri e quali nuove destinazioni ha in mente per i prossimi viaggi spirituali?
R.: Tra settembre e ottobre, oltre al Cammino di San Colombano, partirò per la Sardegna per il progetto “Noi Camminiamo in Sardegna”, in collaborazione con Terre di Mezzo, e racconterò live sui miei canali social l’esperienza di un cammino religioso.
Luisa Fascinelli
Contatti: Sara Alessandrini – Itinerari Religiosi
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