(da Ameglia Informa di maggio 2025)

Domenica 30 marzo 2025 il cosiddetto Muraglione, cioè la fortificazione in conglomerato cementizio che corre rettilinea lungo il Parmignola dal mare alla massicciata della ferrovia, è stato oggetto dell’attenzione di un folto gruppo di persone, giunte anche da lontano (persino da Bergamo), convocate dalla sezione apuo-lunense di Italia Nostra, presieduta da Piero Donati.

Costruito in più fasi nel corso del 1944 da lavoratori italiani assoldati dall’organizzazione Todt, il Muraglione era un segmento della linea difensiva – la cosiddetta Linea Gotica – che i Tedeschi occupanti avevano approntato per contrastare l’avanzata delle truppe alleate; la Linea Gotica attraversava la penisola e la sua costruzione si intreccia con le stragi (da Sant’Anna di Stazzema a Marzabotto) che nel corso del 1944 insanguinarono il nostro paese.

I lavoratori italiani adibiti alla costruzione, spesso molto giovani, erano esonerati dalla coscrizione obbligatoria nelle file della Repubblica Sociale Italiana (la cosiddetta Repubblica di Salò) e quindi il cantiere del Muraglione era piuttosto affollato; per questo la storia della sua costruzione non è estranea alle storie familiari di parecchi abitanti delle nostre zone; alcuni dei partecipanti alla camminata hanno infatti spontaneamente raccontato quanto avevano appreso dalla viva voce dei loro familiari.

L’attività della Todt, che a Carrara aveva l’ufficio di reclutamento nei pressi dello Stadio, era sottoposta a disciplina militare; il comandante responsabile era Rudolf Jacobs, che risiedeva a Pugliola nella villa che fa parte da qualche anno dei beni amministrati dal Fondo Ambiente Italiano.

Nell’agosto del 1944 il trentenne Jacobs, che in Germania aveva moglie e due figli, disertò e si unì alle Brigate Garibaldi, ritenendo giunto il momento di contribuire concretamente al crollo del Terzo Reich; il 3 novembre dello stesso anno, durante un’azione contro la sede del Comando tedesco di Sarzana, venne ucciso. La valorizzazione del Muraglione non può dunque prescindere dal ricordo di questa luminosa figura.

Anche per questo Italia Nostra, che ha nella Costituzione la sua stella polare, ha deciso di promuovere l’iniziativa del 30 marzo scorso, durante la quale, oltre ad evidenziare l’assenza di apparati informativi e l’assenza del vincolo della Soprintendenza, è stata giudicata negativamente la soluzione adottata, con fondi regionali, per rimediare al crollo di un settore della fortificazione in occasione dell’alluvione del novembre 2012. Il conglomerato non si era sbriciolato ma il Muraglione si era diviso in grossi blocchi, che potevano e dovevano essere rimessi in opera; si è preferito invece usare delle palancole metalliche, ignorando l’importanza storica del manufatto. Per questo Italia Nostra auspica che la competente Soprintendenza di Lucca avvii, sebbene in ritardo, l’iter del vincolo, visto che ricorrono tutti i requisiti di legge (vetustà di almeno 70 anni e interesse storico).

Italia Nostra

È un’associazione culturale tra le più vecchie in Italia, compie quest’anno 70 anni. Lo statuto di Italia Nostra  è per la difesa del nostro patrimonio storico, artistico e ambientale.

Questa associazione conta più di 200 sezioni nel territorio Italiano. La sezione locale si chiama Apuo-lunense (tra le Apuane e Luni) e si occupa e preoccupa di questo bellissimo territorio tra i monti e il mare.

Piero Donati

Emanuela Biso