(da Ameglia Informa di aprile 2025)

Nel settembre 1814 Niccolò Paganini tiene nel Teatro S. Agostino di Genova, ben cinque concerti. Nel descrivere il successo ottenuto, la Gazzetta di Genova riferisce che «il più grande fra i conosciuti suonatori di violino» ha stupito ancora una volta il pubblico, e che «applausi e denari gli piovono da tutte le parti». Non sappiamo se Luigi Guglielmo Germi fu presente a questi concerti, è certo però che nella prima lettera a lui indirizzata, il violinista fece riferimento ai ‘denari’ citati dal giornale cittadino: con questa lettera, infatti, Paganini incarica Germi affinché, in qualità di suo avvocato, ottenga dal palchettaro del teatro quanto gli era dovuto del ricavato dei concerti effettuati. Anche l’ultima lettera scritta da Nizza l’11 maggio 1840 avrà come contenuto il denaro, in essa infatti Paganini autorizza Germi ad inviare 500 franchi ad uno dei tanti membri della sua famiglia.

Germi però non fu solo l’avvocato di Paganini e l’amministratore dei suoi beni: grazie alla comune passione per la musica, il loro rapporto si era ben presto trasformato in vera amicizia.

Germi, attivo in Genova con un’importante attività di avvocato, era infatti anche un abile violinista che, nella sua abitazione, teneva frequenti incontri musicali durante i quali venivano eseguite opere di Paganini e dei grandi autori viennesi, Haydn, Mozart e Beethoven. Lo stesso Paganini, in occasione della sua permanenza a Parigi, era stato sollecitato da Germi ad acquistare opere da camera di Spohr, Mozart e Beethoven.

Germi, inoltre, era un raffinato conoscitore di liuteria: possedeva un Giuseppe Guarneri ed un Amati, una viola di Gasparo da Salò e un violoncello di Andrea Guarneri, strumenti spesso discussi all’interno della loro corrispondenza.

È noto, infine, che Paganini dedicò all’amico alcune composizioni da camera; meno noto è, invece, che a lui inviò il famoso ‘segreto’, quel segreto da sempre oggetto di grande interesse da parte dei violinisti e di quanti, ascoltando le sue esibizioni, rimanevano stupiti dalle eccezionali e particolari doti virtuosistiche.

Frontespizio del Quartetto n. 11 M.S. 38 (Washington Library ofCongress, copia manoscritta)
(1835 – 6 aprile – Lettera di Paganini a Germi autografo -Riproduzione da Fondo Berri-Výborný)

Le caratteristiche dell’amicizia tra Paganini e Germi è essenzialmente testimoniata dal loro prezioso carteggio dal quale emerge il continuo scambio di informazioni personali e famigliari.

1835_ 6 aprile – donazione 50.000 lire

A Germi, al quale per riconoscenza nell’aprile del 1835 il violinista donerà 50.000 lire nuove di Piemonte (foto sopra) Paganini comunica i suoi successi, confida le vicende sentimentali e i gravi problemi di salute, ed in lui trova sempre un amico disposto a fornire i consigli più diversi fino a prendersi cura del figlio Achille nei periodi di assenza del padre.

Nel 1836, per esempio, Germi progetta di affittare un appartamento con un piccolo giardino situato nella piazzetta del Teatro S. Agostino, e alcuni mesi dopo scriverà a Paganini: «è inutile che io ti confermi ciò che ti ho promesso a proposito d’Achille quando piaccia affidarmelo». Non solo. Preoccupato dell’educazione del ragazzo, Germi raccolse informazioni sul miglior collegio di Genova che fosse in grado di «formargli il cuore e conferirgli il carattere di un brav’uomo».

Germi continuerà a rispettare le volontà dell’amico prendendosi cura del ragazzo anche dopo la morte di Niccolò. Scriveva Paganini nel suo testamento: «Non faccio menzione in questo mio testamento del mio antico amico l’avvocato Luigi Guglielmo Germi poiché egli ha così desiderato: raccomando però a mio figlio di seguire i suoi consigli».

Fonte di queste notizie è l’imponente corpus di documenti attualmente a nostra conoscenza e per la maggior parte conservato a Genova perché proveniente dalla famiglia dello stesso Germi. Al 1882 risale la vendita alla città di 164 lettere del violinista, e al 1891 il dono, da parte di Lorenzo Germi, di «varie scritture concernenti Niccolò Paganini e la sua famiglia». Come è specificato nella lettera indirizzata al sindaco di Genova, i documenti erano appartenuti al «compianto suo padre, avv. Luigi Guglielmo Germi, che del sommo violinista fu intimo amico».

Dall’insieme di questi documenti emerge la grande importanza avuta da Germi nella vita personale ed artistica del violinista genovese. È necessario tuttavia proseguire gli studi e la ricerca. Le lacune sono ancora molte e solo la possibilità di rintracciare nuove fonti potrà consentire una più completa e soprattutto più vera conoscenza di Germi, di Paganini, e del loro lungo e importante rapporto.

Maria Rosa Moretti

Di Niccolò Paganini, su Ameglia Informa ne abbiamo parlato anche sui numeri di novembre 1999, gennaio 2019 e giugno 2019

https://www.amegliainforma.it/ 2021/03/30/niccolo-paganini-e-le-sue-frequentazioni-amegliesi/

Biografia – MARIA ROSA MORETTI

è considerata uno dei massimi studiosi di Paganini. Le sue pubblicazioni sul violinista genovese la portano ad essere il riferimento assoluto per ogni studio su Paganini.

Si diploma a Genova in pianoforte (Conservatorio di musica) e a Cremona in Paleografia e Filologia musicale moderna (Università di Pavia). Docente di Storia ed Estetica della Musica presso il Conservatorio N. Paganini.

Ha ricevuto diversi riconoscimenti tra i quali a Roma l’assegnazione del premio «Paganini e la Casanatense» (la biblioteca che possiede la maggior parte delle composizioni paganiniane) e a Genova quello di «Una vita per Paganini», premio istituito dagli ‘Amici di Paganini’ nell’ambito del Paganini Genova festival per le personalità che abbiano dedicato la vita allo studio ed alla promozione della figura e della musica di Paganini.

Queste sue competenze unite ad una grande passione e determinazione la portano a studiare ‘montagne’ di documenti rintracciati in archivi e collezioni di tutto il mondo pubblicando numerosi saggi ed in particolare nel 1982, in collaborazione con Anna Sorrento e su commissione del Comune di Genova, il Catalogo tematico delle musiche di Niccolò Paganini e nel 2018, sempre con Anna Sorrento, il suo Aggiornamento.

L’ultima sua pubblicazione scientifica («Paganini marchand luthier through documentary sources. A new research») è del 2024 e riguarda gli strumenti musicali posseduti da Paganini o da lui acquistati per effettuarne una fruttuosa vendita (link: https://muse. jhu.edu/article/947248).

Moretti è una donna di grande personalità e la sua ricerca continua inarrestabile anche con un preciso focus per il nostro concittadino amegliese, l’avvocato Luigi Guglielmo Germi.

La ringraziamo di cuore per questo suo breve contributo.